Salve gente!
Ecco qui il mio ultimo video sul tubo, dove, come sempre, ho sbagliato qualche scritta qua e là (quando Edmondo presenta uno dei "pessimismi" di Leopardi, presenta quello STORICO e non quello cosmico come dice la scritta).
martedì 24 dicembre 2019
Sotto assedio - Roberto Ciardiello
Salve gente,
Vi ricordate di Ciardiello? Colui che mi ha battuto al primo Terni Horror Fest al quale ho partecipato, colui che è poi sempre arrivato in finale allo stesso concorso letterario. Colui che ha poi anche pubblicato un libro con la Dark Zone edizioni. Ecco, sono riuscito a farmi mandare un suo racconto, un corto di cento parole. Buona lettura!
martedì 17 settembre 2019
La roba e l'ostrica di Verga
PRIMA DI LEGGERE, GUARDA IL VIDEO! ;)
lunedì 5 agosto 2019
Undici. I miei anni allora - Federica Rigliani
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immagine da www.videoblocks.com |
Trascorsi la ricreazione in bagno. Tornata in classe non mi mossi dal posto e non andai alla lavagna quando la maestra me lo chiese, aspettavo la campanella di uscita e ogni tanto scostavo il grembiule per sbirciare tra le gambe. Alla fine suonò, ma non feci la fila con i compagni, temevo di alzarmi. Rimasi sola, strinsi con un nodo le maniche della felpa sui fianchi e guardai la seduta. Era pulita.
– Siamo a pranzo da nonna – disse mia madre fuori dalla scuola.
– Per favore, andiamo a casa – risposi.
– Per favore, andiamo a casa – risposi.
Con un cenno brusco mi invitò a chiudere lo sportello della Renault e a non fare la solita. Io, così brava a rovinarle le giornate. Canticchiava fissando la strada, fuori tutto correva e dentro la musica era alta. Quando mi costrinse a tirare su il finestrino perché l’aria non le spettinasse la messa in piega, mi sentii morire. Avrei dovuto raccontarle del fastidio bagnato tra le gambe e di quell’odore che non riconoscevo. Per bisogno, non per confidenza. Ma la nostra normalità non me lo permise.
Non siamo mai state amiche, noi.
lunedì 10 giugno 2019
Voce Misteriosa
Si
asciuga la fronte ed esce dall'area pesi per andare verso le docce.
Incontra lo sguardo sorridente di un ragazzo biondo, che sta
scendendo da un tapis roulan. Enrico fa un cenno di saluto e recupera
il suo libro dal quadro di comando.
Riccardo
non risponde al cenno, ma continua a fissarlo. Sembra che anche
Enrico si stia dirigendo verso gli spogliatoi.
«Ehi,
frocione!» urla nel corridoio che porta alle docce. Il biondo si
gira d'istinto, con aria interrogativa. «Sì, sì. Tu.» dice
Riccardo. «Aspettami, ti devo dire una cosa.»
Enrico
gli sorride, incurante dell'appellativo con cui gli si è rivolto.
«Tu sei quello che va sempre nella sala pesi, giusto?» chiede
conferma.
«Già,
sono io.» Riccardo gli si avvicina. Entrambi continuano il loro
tragitto. «Ho visto che sul tapis roulan stavi leggendo un libro.»
Gli indica il volume che ha in mano.
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