![]() |
immagine di carnivalhalloween.com |
Minigonna, stivali fino alle ginocchia, cosce nude, corsetto a stringere la vita e il seno, a gonfiarlo, labbra viola, capelli sciolti, viso truccato e occhi che urlavano un'unica parola: sesso. Capello a punta, da strega. Camminata a gambe incrociate fino al bordo del letto. Si piega. Guanti fino ai gomiti, le mani che avanzano sulle lenzuola, poi le ginocchia.
Ora i seni si vedono meglio. La gonna copre a malapena il fondoschiena che la strega si porta dietro, come un vagone ondeggiante. Le mani della ragazza arrivano alle ginocchia. «Dolcetto o scherzetto?» chiede, con un dito tra le labbra.
Sdraiato sul letto, lui freme, ovvio che freme; chi non la vorrebbe una strega così? «Credo che assaggerò il dolcetto.» risponde.
La ragazza sorride, abbassa il viso, il vagone dietro è ancora alzato, la gonna lo scopre un po' a rivelare i glutei che, da quella posizione, ricorda vagamente la forma del cuore. Lei sbottona i jeans, preme con il palmo sull'eccitazione nelle mutande, e poi via anche queste.
«Oh, sì, Elisa.» sussurra senza volerlo. Sorride all'idea di quello che sta per fare la strega. Eccoci. Ci siamo. Si sta abbassando con le labbra schiuse...