Quello che vorrei proporre, invece, sono tre brevi estratti della prima parte del romanzo. Il motivo? Semplice: sono curioso delle vostre reazioni alla lettura, perciò non esitate a commentare, a criticare (costruttivamente, ovvio) o a fare semplici domande.
1.
Il
suo corpo trema freneticamente sul marciapiede... Il marciapiede di
una strada, in... Dove? In...
Non se lo ricorda.
Eppure prima lo
sapeva. Prima di...
Non
riesce a muoversi; non riesce a parlare. Trema. E vede. Guarda. Vede
persone che lo circondano e lo fissano dall'alto. Perché loro stanno
in piedi, lui disteso sull'asfalto. Al di sopra di alcuni volti vede
le chiome degli alberi. E... c'è qualcos'altro. Qualcosa che vola a
zig-zag sopra la folla che lo osserva. Un uccello. Vede un piccolo
uccello. Riesce a sentirlo... o così gli sembra. Mentre trema con
ogni cellula del corpo, sente... voci e il verso dell'uccello. “Chip,
chip.”
Sì, lo sente e lo vede svolazzare. “Chip,
chip.”
Mentre
milioni di cariche negative gli attraversano il corpo partendo dal
cervello, vede anche le labbra delle persone muoversi e sente le
voci. Ma non le comprende, non le capisce. Sono solo... suoni. Non
voci, ma suoni.
Sente:
«Ragazzo? Mi senti, ragazzo?» È la bocca di un uomo a muoversi. Ha
detto qualcosa.
«Ragazzo?»
Ma
lui non capisce. Non sa cosa voglia dire.
«Chiamate
un'ambulanza!»
Non
se lo ricorda.
Altre
bocche muovono le labbra. «Mio Dio!»
«Santo
Cielo! Che cos'ha?»
«Forse
una crisi epilettica.»
«O
qualcosa di analogo.»
«Qualcuno
ha chiamato un'ambulanza?»
Non
capisce quei suoni... non li ascolta. Ritorna a guardare in alto e
continua a tremare.
2.
Come
diceva l'oggetto dell'email, il messaggio parlava di un piccolo
errore nel doodle per l'Earth Day. A Varsavia doveva sicuramente
essere mezzanotte passata, poiché avevano la possibilità di vedere
il logo, perciò Wang controllò: un sito dedicato al fuso orario
spiegava che in quella fascia dell'Europa erano le 01:53. “Ma
non dormite a quest'ora?”
si chiese e continuò a dedicarsi all'email. «Piccolo errore.»
disse, questa volta a voce alta. «Vediamo.»
Varsavia
spiegava che l'animazione era perfetta, anzi, si complimentava con
Wang per questo, e lo stesso valeva per l'articolo che si apriva
cliccando sul doodle. L'unica anomalia consisteva nel piccolo
rettangolo giallastro informativo, che appariva quando il cursore del
mouse passava sopra il logo, e dentro il quale si doveva leggere la
scritta Earth
Day.
Il rettangolo c'era, il problema era l'informazione che dava, le
parole dentro. Stando a ciò che diceva Varsavia, nel rettangolo si
leggeva:
1.6180339887498...
gn=1/1-25
“Che
roba è?” si
chiese, senza essere davvero interessato a una risposta. Quello che
in realtà voleva era sapere com'era finita quella roba
nel suo piccolo rettangolo informativo.
3.
«Dimmi
che non sono qui per osservare quei cosi.» disse qualcuno alle sue
spalle. «C'è la Torre Pendente di Pisa a qualche decina di metri da
te, ma tu guardi buchi nel marmo.»
Taylor
si girò per vedere il suo capo. «Guarda un po'. Stavo pensando a
due diavoli e uno mi è comparso vicino.» sorrise. Si strinsero la
mano. «Come stai, capo? Felice per il successo in Spagna?»
«Tutto
come programmato.» rispose Crowford. «Invece qui non va molto bene,
a quanto mi hai detto.» Fece una piccola pausa, cercando di capire
cosa stava affascinando il suo “autista”. «Se io sono uno, qual
è l'altro diavolo a cui stavi pensando?»
Bill
fece un segno col capo verso il pezzo di marmo pieno di fori. «Di
quello vero.» rispose. «Questi sono i segni del vero diavolo.
Almeno così vuole la leggenda.»
Crowford
assunse un volto interrogativo. «Ti sei dato a... cosa? Storia
dell'arte?»
Bill
Taylor alzò le spalle in segno di indifferenza. «Mi piacciono le
leggende. Questa parla del diavolo che si arrampicò sui muri del
duomo, quando era ancora un cantiere.»
«E
perché il diavolo in persona si sarebbe disturbato così tanto?»
chiese il suo capo, fingendosi sorpreso.
«Per
impedirne la costruzione. Il Duomo di Pisa è una cattedrale piena di
leggende.»
Crowford
rise. «Non ti ci vedo come un intellettuale.»
A
sua volta, rise anche Taylor. «Non mi ci vedo neanche io, se è per
questo.»
«Sentiamo.
Sparane un'altra. Quale sarebbero queste leggende nascoste tra queste
mura?» Fece una breve pausa. «A parte quelle sulla Torre Pendente.
Ce ne sono un'infinità.» Rise. «Ho visto una foto sul web, nella
quale c'era la torre dritta in un documento di testo, ma qualcuno
aveva deciso di scrivere in corsivo, Italic, e poi la torre si
inclinò. Quindi lascia stare il campanile e parlami del duomo.»
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